Terza Sessione 


Moderatori:
PROF. ENIO MARTINO e PROF. ALBERTO LOIZZO

 

Sessualità e Cervello
PROF. VANNI FRAJESE (Roma)

 

La Teoria del Gender (Ruolo e Identità di Genere)
PROF. FRANCESCA BREZZI (Roma)

 

Il Riassegnamento del Sesso:
aspetti legali PROF. PAOLO ARBARELLO (Roma)

 

La trasformazione Medico-Chirurgica
PROF. CHIARA MANIERI (To)

 

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Sessualità e Cervello
PROF. VANNI FRAJESE (Roma)

 

    

http://www.youtube.com/watch?v=Itowd4nc74Q
http://www.youtube.com/watch?v=UL_6kl4P5SI  

http://www.youtube.com/watch?v=F-y1jpOtbu0

 

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La Teoria del gender
Francesca Brezzi

 

Per la filosofia il problema dell’'identità costituisce un luogo privilegiato di aporie, ma questo non vuol dire che la questione sia  vuota, bensì che possa restare senza risposta. Anche ad uno sguardo panoramico infatti si mostra l’enorme complessità e insieme  contradditorietà del contesto filosofico, politico, sociale  contemporaneo in relazione al tema: per un verso una sorta di caduta  del concetto di identità nella speculazione degli ultimi decenni, sia sul versante analitico che su quello continentale, nel quale in particolare, abbandonati   i paradigmi tradizionali,  si è  giunti  alla ‘decostruzione’ dell’identità,   fino al punto da revocare in dubbio  la possibilità di riferirsi ad una identità personale (Derek Parfit o  Judith Butler). Per un  altro verso,  i conflitti etnici, politici, religiosi,  cifra  drammatica ed inquietante  della nostra epoca, sembrano tutti rivendicare un’identità, anche mediante la violenza.
Il momento genetico della questione identitaria può essere indicato nei  ‘maestri del sospetto’, Nietzsche, Marx e  Freud, che hanno dato inizio proprio ad un’ avventura del cogito non ancora terminata:  tali pensatori, portato il dubbio nella fortezza cartesiana stessa, nell'Io,  non accettato più come verità prima, centro fondante della razionalità,   hanno mostrato come esso sia falsa coscienza. Il cammino della dissoluzione del soggetto sembra  giungere ad un punto di non ritorno con l’ amara constatazione  di Foucault (ne Le parole e le cose), secondo il quale l’uomo non costituisce né il più antico, né il più assillante problema che la coscienza umana abbia dovuto affrontare...l’uomo è un’invenzione dell’archeologia del nostro pensiero...esso sarà cancellato come una figura di sabbia sulla  riva del mare.”
Dall' Io penso alla angosciosa domanda: chi sono io ? Interrogativo di cui il pensiero contemporaneo  si è fatto carico, pertanto la riflessione ha intrapreso la strada dello  scavo ancora nell'enigma dell' identità e la soluzione si avrà solo al termine di un lungo itinerario, quello che  disegna  un pensiero altro,  un pensare altrimenti di cui parlano molti filosofi contemporanei, che per comodità si possono accomunare sotto il segno di pensiero della differenza(Heidegger, Levinas,Ricoeur,  Deleuze,Derrida, Irigaray).
  In particolare si analizzerà il pensiero femminile , interlocutore primario in tale dibattito. Si deve  rilevare, infatti, come l'interrogarsi della donna su se stessa, la ricerca sull 'identità  femminile in quanto tale, comporti dei cambiamenti radicali non solo in relazione alla ricerca della verità, non solo in riferimento al recupero del soggetto dimenticato nell'odierna crisi del Cogito, ma in vista di una ricodificazione etica  e quindi per  poter disegnare una  etica della differenza sessuale.
 Il punto di partenza è stato ripensare il sé da parte del soggetto, e del soggetto femminile, evitando, almeno nelle elaborazioni più raffinate, sia l' egualitarismo astratto come una mistica della femminilità. Abbandonato l’io monade si intravede un’identità nomade, questa è la lezione del pensiero contemporaneo, nel quale l'identità collettiva frantumata dà luogo anche a identità singole rinnovate, nel senso di una dinamicità e trasformazione della realtà tutta .
  Se la produzione è ormai notevole sia quantitativamente che qualitativamente, il percorso è stato difficile , le questioni da esaminare sono tante, la discussione è ancora in corso.
 Nella ricostruzione dell’identità, pertanto,   emerge  una riflessione filosofica quale un prisma concettuale , che non vuole interrompere il dialogo millenario con le scienze -matematiche, fisiche, mediche  o umane.

 

  

http://www.youtube.com/watch?v=dF3Zd_qrOKo

http://www.youtube.com/watch?v=LInedimyxlk

 

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Il Riassegnamento del Sesso:
aspetti legali PROF. PAOLO ARBARELLO (Roma)

 

  

http://www.youtube.com/watch?v=UUOYV5sjt0M

http://www.youtube.com/watch?v=LC2MZW-6A34

 

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Il Riassegnamento del Sesso: aspetti medico-chirurgici
Chiara MANIERI
Responsabile S.S.Andrologia, Seminologia e Crioconservazione, D.I.G.
S.C.D.U.Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo
(Direttore Prof Ezio Ghigo)
A.O.U. S.Giovanni Battista – Molinette TORINO

 

Le persone che presentano un disturbo dell’identità di genere (D.I.G.) e che fanno richiesta di riassegnazione del sesso devono intraprendere un percorso nel quale gli aspetti medici rappresentano un cardine fondamentale. Per analizzare tali aspetti è prioritario inserirli correttamente all’interno del percorso di transizione nel suo complesso e questo richiede una piccola premessa circa gli standard d’intervento italiani stabiliti dall’Osservatorio Nazionale sull’identità di Genere (O.N.I.G.) già nel 1998, recentemente  revisionati ed approvati nel Convegno Nazionale del maggio 2009 (1).
Secondo tali standard la persona che richiede la riassegnazione viene dapprima valutata parallelamente da un’ équipe di endocrinologi e di specialisti della salute mentale; questi ultimi la seguono per un periodo di almeno 4-6 mesi mediante visite, indagini diagnostiche, colloqui periodici e tests valutativi al fine di confermare l’esistenza di un D.I.G., di valutare l’appropriatezza e la capacità del soggetto ad effettuare il percorso di transizione, oltre che di escludere importanti co-morbidità psichiatriche e/o controindicazioni alla terapia ormonale. In particolare l’endocrinologo prende in carico il soggetto per la gestione di competenza mediante: la valutazione delle condizioni di salute generale, l’esclusione di controindicazioni mediche assolute e la verifica dell’ appropriatezza del trattamento “cross sex” nello specifico caso; l’eventuale presenza di comorbidità internistiche richiede terapie specifiche ed adeguato compenso prima del trattamento ormonale. Espletate le valutazioni cliniche ed esami diagnostici, ed ottenuta la relazione permettente da parte della suddetta équipe della salute mentale, l’endocrinologo  può prescrivere il trattamento “cross sex” richiesto rispettivamente dalle MtF (persone biologicamente maschi che vanno verso femmina) o dai FtM (persone biologicamente femmine che vanno verso maschio).
I trattamenti ormonali vanno proseguiti per minimo di 8 - 12 mesi sotto controllo endocrinologico e psicosociale (questo periodo era stato definito R.L.T. = test “della vita reale” nel sesso desiderato, oggi viene indicato come R.L.E. = esperienza di vita reale) ed è indispensabile per potersi sottoporre agli interventi chirurgici trasformativi. Durante la R.L.E. il soggetto deve sottoporsi a controlli endocrinologici almeno ogni 3-4 mesi per verificare lo stato di salute ed il progredire delle trasformazioni somatiche, le quali hanno dei precisi “tempi biologici”; la durata di almeno 1 anno è indispensabile per permettere ad un organismo di sviluppare i caratteri sessuali secondari  “cross sex” in modo sufficiente quando trattato adeguatamente.
I protocolli di trattamento ormonale prevedono rispettivamente: estrogeni ed anti-androgeni nelle MtF e testosterone nei FtM in dosi progressive e personalizzate mediante preparazioni orali o transdermiche o intramuscolari. Gli schemi dei trattamenti sono stati negli ultimi anni revisionati in tutto il mondo, in modo tale da utilizzare molecole il più sicure possibili ed abbattendo moltissimo gli effetti collaterali, soprattutto le complicanze trombo emboliche, da quando si è praticamente del tutto abbandonato l’utilizzo dell’etinil estradiolo come estrogeno nelle MtF, come riportato nelle più recenti linee di consenso per il trattamento endocrino (2-5).
C’è grande variabilità individuale nell’entità del cambiamento indotto dal trattamento “cross sex” e scarsi sono i criteri predittivi del risultato finale. Pertanto l’endocrinologo deve possedere una conoscenza approfondita degli effetti dei farmaci ormonali ed illustrarli dettagliatamente ai richiedenti, unitamente ai possibili effetti collaterali negativi ed ai rischi per la salute. E’ di fondamentale importanza che il richiedente abbia aspettative realistiche e non fantastiche.
 Anche se non vi sono sufficienti dati conclusivi in letteratura, si concorda sul fatto che la rapidità ed il grado dei cambiamenti (il fenotipo finale) in entrambi i sessi dipendono sia dalle molecole utilizzate, dalla loro posologia e dalla via di somministrazione che dalla sensibilità individuale e dall’età d’inizio del trattamento stesso: più precoce è questa, maggiore sarà la riuscita. Le più recenti acquisizioni circa la funzionalità dei recettori steroidei suggeriscono che, in ultima analisi, è proprio la capacità funzionale del recettore, geneticamente determinata, a garantire l’effetto degli ormoni sull’organo bersaglio.
Da segnalare che recentemente si sta ponendo molta attenzione agli adolescenti con D.I.G. e si stanno delineando le modalità ed i tempi per un trattamento ormonale precoce, rispettoso delle condizioni di un organismo ancora in fase di sviluppo, per permettere un effetto “cross sex” prima che si siano consolidati i tratti fenotipici del sesso biologico di appartenenza e, soprattutto, prima che il soggetto sviluppi una reattività psicologica negativa rispetto al proprio corpo (3,6). 
 I preparati farmaceutici ormonali utilizzati in Italia non hanno, tra le indicazioni in scheda tecnica, il trattamento di soggetti con D.I.G. e così la totalità dei preparati farmaceutici utilizzati in questo caso è prescritta al di fuori di tali indicazioni (“OFF LABEL”), sulla base di consolidata letteratura scientifica e con gli specifici consensi informati. Tali preparati farmaceutici, proprio perché prescritti al di fuori delle indicazioni registrate, sono a totale carico dell’utente, ed è necessario che l’endocrinologo segua le normative per l’appropriatezza prescrittiva  vigenti in merito. In almeno due Regioni (Toscana e Piemonte) si è giunti all’erogazione da parte dei Servizi Sanitari Regionali dei preparati farmaceutici per i soggetti trattati nei Centri O.N.I.G. durante il periodo di transizione.
I trattamenti ormonali ben gestiti da endocrinologi esperti hanno una bassa incidenza di effetti collaterali e possono, nel complessivo, essere considerati sicuri ed efficaci sul piano dell’acquisizione del fenotipo desiderato. Non ostante ciò spesso questi soggetti ricorrono ad interventi di chirurgia plastica per migliorare alcuni aspetti specifici.
Dopo adeguato periodo di trattamento ormonale, sempre in abbinamento al supporto psicologico periodico in cui i soggetti possano rielaborare le modificazioni acquisite ed i vari aspetti della vita nella nuova dimensione, quanti lo richiedono possono avere la relazione del trattamento medico e psicologico con cui richiedere al Giudice il nulla osta al trattamento chirurgico di riconversione sessuale (R.C.S.) in ottemperanza alla Legge 164 del 1982.
Dopo la gonadectomia tali persone risultano affette da ipogonadismo iatrogeno che andrà trattato a vita con il trattamento ormonale sostitutivo del sesso acquisito e, pertanto, l’ afferenza all’endocrinologo deve essere mantenuta per sempre, per garantire un buon equilibrio ormonale e metabolico a livello dei vari organi ed apparati ed, in una parola, una buona qualità di vita globale. 

 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

1. Standard sui programmi di adeguamento nel disturbo dell’ identità di genere http://www.onig.it/

2. Gooren L.J., Giltay J., Bunck M.C.Long term treatment of transsexuals with cross- sex hormones: extensive personal experience. J Clin Endocrinol Metab 2008, 93 (N°1) 19-25.

3. Hembree W.C., Cohen-Kettenis P., Delemarre-van de Waal H.A., Gooren L.J., Meyer W.J.3rd, Spack N.P., Tangpricha V., Montori V.M. Endocrine treatment of transsexuals persons: an Endocrine Society Practice Guideline. J Clin Endocrinol Metab 2009, 94:3132-54

4. Moore E.,Wisniewski A., Dobs A. Endocrine treatment of transsexuals people: a review of treatment regimens, outcomes and adverse effects. J Clin Endocrinol Metab 2003, 88: 3467-73.

5. Godano A., Maggi M., Jannini E., Meriggiola M.C., Ghigo E., Todarello O., Lenzi A., and Manieri C. SIAMS-ONIG Consensus on hormonal treatment in gender identity disorders. J Endocrinol Invest 2009, 32:857-864.

Cohen-Kettenis PT, Delemarre-van de Waal HA, Gooren LJ The treatment of adolescent transsexuals: changing insight. J Sex Med 2008, 5:1892-7.

 

    

http://www.youtube.com/watch?v=o4b4AMdLU0I

http://www.youtube.com/watch?v=e9dUeUnw_E0

http://www.youtube.com/watch?v=7vHrWl0X8hg

 

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Introduzione ai lavori:

PROF. ROBERTO DE MATTEI, Vicepresidente CNR
Intervento
PROF. ANDREA LENZI, Presidente CUN

Moderatori:
PROF. CESARE MIRABELLI e PROF. GAETANO FRAJESE

Lettura magistrale ”Pensare la sessualità”
PROF. FRANCESCO D’AGOSTINO (Roma)

Malattie Trasmissibili Sessualmente
PROF. FEDERICO PERNO (Roma)


Prima Sessione

Moderatori:
PROF. ANTONIO MANZOLI e PROF. EUGENIO GAUDIO

Genetica
PROF. GIOVANNI NERI (Roma)

Embriologia
PROF. IRENE LOBECK (Mi)

Anatomo-Fisiologia del Sistema Sessuale e
Riproduttivo (m. e f.)
PROF GIANNI MAZZOTTI (Bo)


Seconda Sessione

Moderatori:
PROF. MASSIMINO D’ARMIENTO e PROF. SALVATORE CORSELLO

Classificazione e Patogenesi dei Disordini
dello Sviluppo Sessuale
PROF. GAETANO LOMBARDI (Na)

L’Iperplasia Surrenalica Congenita
PROF. MARCO CAPPA (Roma)

La Sindrome di Morris
PROF. VINCENZO TOSCANO (Roma)

Disordini della Differenziazione Sessuale,
PROF. LAURA PALAZZANI (Roma)


Terza Sessione

Moderatori:
PROF. ENIO MARTINO e PROF. ALBERTO LOIZZO

Sessualità e Cervello
PROF. VANNI FRAJESE (Roma)

La Teoria del Gender (Ruolo e Identità di Genere)
PROF. FRANCESCA BREZZI (Roma)

Il Riassegnamento del Sesso:
aspetti legali PROF. PAOLO ARBARELLO (Roma)

La trasformazione Medico-Chirurgica
PROF. CHIARA MANIERI (To)


Quarta Sessione

Moderatori:
PROF. MARIA LUISA DI PIETRO e PROF. ANDREA BIXIO

Maschile e femminile tra natura e cultura
PROF. PAOLA RICCI SINDONI (Me)

Dinamiche per una nuova antropologia: la centralità della
persona umana nella cultura dei diritti umani per una
società e una economia di “comunione”
PROF. PAOLO SORBI (Bo)

Educazione e Sessualità.
Vita, Valori e Affettività nella scuola primaria
PROF. ANNA M. FAVORINI (Roma)


Quinta Sessione

Moderatori:
PROF. SALVATORE MANCUSO e PROF. ANTONIO G. SPAGNOLO

Fertilità e Infertilità:
conoscere il linguaggio del corpo
PROF. ANGELA MARIA COSENTINO (Roma)

Il sistema endocrino a rischio
PROF. ENIO MARTINO (Pi)

Le Nuove frontiere della Procreazione
Medicalmente Assistita
PROF. ELEONORA PORCU (Bo)


Sesta Sessione

Moderatori:
PROF. WALTER RICCIARDI

Il Ruolo dell’Industria Farmaceutica
PROF. SERGIO LIBERATORE (Mi)

L’impatto Economico dei comportamenti e delle
preferenze sessuali sul SSN
PROF. FEDERICO SPANDONARO (Roma)

Sport e “Identità di Genere”
PROF. FABIO PIGOZZI (Roma)


Settima Sessione

Moderatori:
PROF. CESARE MIRABELLI e PROF. GIAN PIERO MILANO

Profili Costituzionali
PROF. PIERFRANCESCO GROSSI (Roma)

Le Prospettive dello stato sociale
PROF. ROBERTO PESSI (Roma)

Genere e distinzione di sesso
nel diritto civile italiano
PROF. ALBERTO GAMBINO (Roma)

Considerazioni
PROF. CESARE MIRABELLI
 


Ottava Sessione

Moderatori:
PROF. GONZALO MIRANDA e PROF. ANGELO MARIA PETRONI

I Media e l’Informazione
PROF. GIANPIERO GAMALERI (Roma)

Diritti Fondamentali e Protezione Internazionale
PROF. GIUSEPPE BENAGIANO (Roma)

Aspetti politici Europei e Italiani
ON. EUGENIA ROCCELLA (Roma)
ON. LUCA VOLONTÉ (Roma)ON. ROCCO BUTTIGLIONE